La circonvenzione di incapaci: presupposti e rilevazioni.
La circonvenzione di incapaci è un reato previsto dall’art. 643 c.p. i cui presupposti si verificano quando “chiunque, per procurare a sé o ad altri un profitto, abusando dei bisogni, delle passioni o della inesperienza di una persona minore, ovvero abusando dello stato d’infermità o deficienza psichica di una persona, anche se non interdetta o inabilitata, la induce a compiere un atto che importi qualsiasi effetto giuridico per lei o per altri dannoso”.
Inquadrato dal codice tra i reati contro il patrimonio, il delitto è punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da 206 a 2.065 euro. Ne consegue peraltro che, un qualsiasi contratto concluso per effetto di una condotta di circonvenzione segue la sanzione penale e la nullità del contratto stesso.
Di importanza cruciale diviene quindi la valutazione psicopatologica e neuropsichica atta a stabilire se il possibile circonvenuto, vivente o deceduto, versasse o meno in uno stato di infermità o di deficienza psichica.
Ricordiamo peraltro che lo stato di infermità o deficienza psichica del soggetto passivo non deve necessariamente consistere in una vera e propria malattia mentale, ma può sostanziarsi in tutte le forme in cui vi siano un’incisiva menomazione delle facoltà di discernimento o di determinazione volitiva, un abbassamento intellettuale e delle capacità di critica tali da diminuire i poteri di difesa contro le insinuazioni e le insidie e da rendere possibile l’intervento suggestivo dell’agente (Cass pen sez II 7/12/06 nr 40383). L’infermità psichica è quindi da individuare in quelle situazioni che determinano particolare suggestionabilità e sono contrassegnate da valore patologico, la deficienza psichica si identifica con quelle condizioni che determinano particolare suggestionabilità ma che pur prive di valore patologico si possono individuare e classificare clinicamente.
Osservato quanto sopra si può cominciare a comprendere la complessità che contraddistingue le rilevazioni necessarie a verificare la sussistenza in un soggetto di quelle condizioni neuropsichiche che sono il fondamento necessario a farlo ritenere circonvenibile. Tali rilevazioni sono prerogativa di specialisti del settore psicopatologico forense e comprendono un indagine strumentale di tipo neuropsicologico, come anche la valutazione della storia personale del soggetto per cogliere, oltre alle eventuali psicopatologie in atto, le peculiari vicende di vita e le caratteristiche di personalità, il contesto storico familiare e personale precedente e coevo i fatti relativi all’ intervento suggestivo di un agente.